lla fine della salita di
via della Sapienza ti ritrovi su un piccolo altopiano, su cui è costruito l'immenso tempio
della cittadina. Tutt'intorno c'è uno splendido giardino ben curato, ricco di alberi e
fiori. Abbagliato da tanta magnificienza ti avvii verso l'ingresso, salendo le
numerose scale di marmo bianco che lo precedono ed ammirando le enormi colonne che sorreggono
la volta.
Giunto nell'atrio d'ingresso ti soffermi ad osservare da vicino i marmi che ricoprono l'intera
costruzione: sono bianchi come neve fresca, ed al tatto così lisci e freddi che sembra di
toccare il ghiaccio.
Risvegliato dalla sensazione di estasi provocata da tanta perfezione, attraversi l'arco dell'ingresso,
privo di porta, e ti ritrovi in un mastodontico salone circolare. Ti accorgi solo ora che il tempio
è fornito di numerose entrate tutt'intorno, sprovviste di porte, da cui giunge una fresca
brezza che porta con sè l'odore del mare. Tra un'entrata e l'altra ci sono degli altari di
forma diversa, ognuno dei quali con molta probabilità è consacrato agli Immortali di
questa cittadina.
Al centro della sala c'è una specie di obelisco che risalta rispetto al resto della costruzione
per il suo colore nero. Su di esso, in grossi caratteri rossi, sono incise tutte le leggi della
comunità di Silmaril, e dal fatto che si trovino nel tempio arguisci che il loro mancato rispetto
potrebbe causare l'ira divina...
Scorrendo lo sguardo sull'obelisco noti che la punta fuoriesce da un foro circolare nella volta
semisferica, che è decorata con affreschi molto particolari. La dividono in tre parti, ognuna delle
quali rappresenta un insieme di forme incomprensibili dall'aspetto bizzarro e ricco di colori.
Osservando meglio però ti sembra di scorgere qualcosa tra tutti quei ghirigori, come dei vaghi
lineamenti di volti umani... ma forse è soltanto la tua fantasia. Di sicuro quelle forme ti
trasmettono un senso di magnificenza e di incutono un certo timore. Probabilmente sono una sorta di
rappresentazione degli Antichi, i creatori dell'universo. Mentre contempli la volta e mediti
su quelle decorazioni, vieni colto da un senso di vertigine che ti costringe ad abbassare lo sguardo
per evitare di cadere. Decidi che non è il caso di approfondire l'argomento, e cominci a
vagare tra gli altari incuriosito.
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