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The Highlands
secondo un resoconto di Telan
Le Highlands non sono terre da affrontare a cuor leggero: questa è una delle
cose che dovete ricordare quando uscirete gocciolanti dalle nebbiose paludi che celano
l'accesso a questa regione.
Ciò che vi attende è una contrada costellata da ripide rupi ed ombrose
foreste, un lago freddo e silente ed un castello lontano, perennemente ammantato dalla
bruma, un paesaggio aspro e contorto insomma in cui spesso, purtroppo, vi capiterà
di rischiare la vita.
Gli autoctoni sono dei barbari montanari il cui odore può essere avvertito a
centinaia di metri di distanza e non mi hanno dato particolari problemi; ritengo, in
ogni modo, che gli sguardi d'odio con cui seguivano ogni mio movimento, stiano ad indicare
una cronica avversione nei confronti degli stranieri e penso che non si sarebbero fatti
grossi scrupoli a piantarmi una bella lama nella schiena se mi avessero visto più
sprovveduto.
Dopo esservi fatti una "tranquilla" gita sulla tenebrosa isola posta in mezzo al lago,
andate ad esplorare le solide Torri di Guardia che sorvegliano il territorio dall'alto
delle colline, prestando comunque attenzione alle cerimonie cui potreste essere invitati.
I veri problemi salteranno inevitabilmente fuori al castello che si staglia a nord del
lago, sia per la difficoltà che potreste incontrare nello scoprire l'ingresso, sia
per la palese ostilità dei suoi abitanti: da buon Nano qual sono (se ciò vi
sorprende, gettatevi pure in una Death Trap, tanto, con lo spirito d'osservazione che vi
ritrovate, prima o poi ci finirete ugualmente!) non ho avuto molti grattacapi a risolvere
la prima questione.
Ho dovuto invece sudare letteralmente sangue per venire a capo delle amorevoli cure del
Castellano e dei suoi sgherri: tenete gli occhi bene aperti poiché, magari mentre
state osservando i quadri che ritraggono il Signore e la Signora del castello (persone
brutte come poche), vi ritroverete sotto un maelstrom di colpi da cui sarà assai
arduo uscire.
Se volete mutare la vostra dieta di maritozzi e rosette, infine, vi consiglio l'assaggio
del cosciotto di pecora, animale che qui troverete presente in grosse quantità.
Telan l’Irruento
secondo un resoconto di Xiu
[...]
Ho continuato a procedere, invisibile e veloce, aiutato dai miei stivali
elfici. Strani paesaggi mi si sono presentati davanti. Montagne, colline e
crateri... Oltre un pendio: le Highlands! Finalmente! Il mio cuore di
esploratore avvampa per la scoperta... I miei occhi si illuminano! Queste
terre sono lontane dalla mente degli abitanti di Midgaard. E persino nelle
osterie sono pochi gli avventurieri che ne parlano. Eccitato da
quest'epiphany scendo il pendio di corsa e continuo il mio cammino,
incurante del fatto che molta gente non entrerebbe in queste terre lugubri e
piovose con il sorriso della vittoria sulle labbra. La prima cosa che noto
sono le pecore. Enormi rispetto a quelle che ho sempre visto. Non ridete!
Sono la prima cosa che incontrerete lì! Ho scoperto con la mia daga che sono
anche molto combattive. Al contrario dei coboldi, se le si disturba sanno
essere molto meno pacifiche di quanto non sembri. Ma tralasciando i miei
esperimenti etologici... alla fine sono giunto sulle rive di un lago. Lì ho
trovato un'atmosfera molto strana... Qualcosa stava per succedere e tutti
gli abitanti e le guardie mi avvertivano di tornare indietro. Avventato come
al solito ho costeggiato il lago e alla fine me ne sono distaccato per
salire su un colle sovrastato da una delle torri di guardia. Da lì la vista
era amplissima, banchi di nebbia e foschia permettendo. La visione del lago
e del paesaggio hanno fatto scomparire dai miei lineamenti la gioiosità. Ho
deciso che era meglio continuare inosservati... non vi racconto come, perché
sarebbe troppo lungo... ma mi sono trovato per l'ennesima volta in
sotterranei oscuri. Mentre correvo da una parte all'altra incontravo esseri
mostruosi e guerrieri dallo sguardo truce e dall'aspetto terrificante. Avevo
paura che qualcuno mi scoprisse. Mi sentivo un intruso senza alcuna
protezione o giustificazione. E so cosa sarebbero stati pronti a fare delle
mie ossa quegli spietati guerrieri. Quando iniziavo a calmare la mia
ansia... l'amara sorpresa. Due elementali di fuoco. Capisco subito che mi
hanno visto. Schivo un scia di fuoco che oltrepassa la mia testa, ma appena
mi rialzo un pugno infuocato, velocissimo si abbatte sul mio stomaco,
togliendomi il respiro. Avrei voluto un barile di bicarbonato in quel
momento! Sento il dolore attraversare il mio corpo e intuisco che non ce la
farò mai. Sono troppo forti e malgrado riesca a parare molti loro colpi, ne
basta uno a segno per devastarmi fisicamente e psicologicamente. Fuggo, sono
ferito. Appena al sicuro riesco a curarmi e decido che è meglio tornare a
Midgaard, promettendomi di far visita a quel posto ancora e sperando di
avere al mio fianco dei compagni con cui dividere la fatica e la gloria.
[...]
Xiu Morvisian, Arcano Piè Veloce, Arco teso verso la Sapienza
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